domenica 20 aprile 2014

.Non Lasciarmi.

Ecco una recensione a cui tengo particolarmente: "Non lasciarmi "di Kazuo Ishiguro.


Titolo: Non Lasciarmi     
Titolo originale: Never Let Me Go
Autore: Kazuo Ishiguro
Prima pubblicazione: 2005
Prima pubblicazione (Italia): 2006
Casa Editrice: Einaudi
 
Trama: Kathy, Ruth e Tommy sono cresciuti in un collegio immerso nella campagna della provincia inglese. Sono stati educati amorevolmente, protetti dal mondo esterno e convinti di essere speciali. Ma qual è, di fatto, il motivo per cui sono lì? E cosa li aspetta oltre il muro del collegio? Solo molti anni più tardi, Kathy, ora una donna di trentun anni, si permette di cedere agli appelli della memoria. Quello che segue è la perturbante storia di come Kathy, Ruth e Tommy si avvicinino a poco a poco alla verità della loro infanzia apparentemente felice, e al futuro cui sono destinati. Un romanzo intenso e commovente dall'autore di "Quel che resta del giorno". 
 
Immaginate un'Inghilterra degli anni 80, immersa tra i verdi prati e le divise di un collegio. Tre giovani ragazzi, Kathy, Ruth ed infine Tommy, trascorrono le loro giornate tra le lezioni e le loro piccole discussioni adolescenziali. Tutto è calmo, controllato, placido. A scuotere il loro quieto vivere è l'arrivo di una nuova insegnante, che sembra non conformarsi esattamente alle ferree regole del collegio: non parla del futuro, è profondamente apatica verso i propri studenti e sembra costantemente immersa in uno stato di inquietudine. Ma questa è solo la prima piccola spinta che fa capire al lettore che quello non è un college come tutti gli altri. Si parla di continue, quasi estenuamente, gare artistiche e sulla profonda ascendenza che rivertono sugli studenti vincitori, di sesso sicuro e controllato, delle fattorie in cui un giorno non troppo lontano i ragazzi dovranno trasferirsi. Niente viene svelato direttamente, ma tanti piccoli segnali, sempre più chiari e incontestabili. E quello che alla fine sembrava solo un romanzo di fantascienza si presenta come una realtà futura non troppo impensabile in questo nostro mondo dominato dalla scienza e dalla ricerca. 

Ho avuto uno strano rapporto con questo romanzo (in senso positivo). Non sono un'amante della letteratura giapponese in generale. Non amo il loro stile e le loro trame sempre incongruenti. Ma poi ho scoperto che Ishiguro di giapponese ha solo i lineamenti e che ha trascorso tutta la vita in Inghilterra. E così ho deciso di dargli una possibilità, e detto fra noi, è stata una saggia decisione. 
"Non lasciarmi" è uno dei romanzi contemporanei migliori che abbia letto fino ad ora (il Times la pensa come me e lo ha premiato come miglior romanzo del 2005). La storia per quanto impensabile si trasforma in un futuro non troppo inverosimile per il genere umano, e Ishiguro descrive il tutto con una grande maestria. I personaggi, in particolare Kathy, la voce narrante del racconto, sono caratterizzati in modo equilibrato, come se le loro esistenze fossero effettivamente lo specchio della realtà che vuole imporre loro il collegio. Il finale è d'impatto, tragico e, passatemi il termine, più che adeguato a tutto il processo di formazione della storia. È una storia forte e cruda. Non abbiamo un finale da redenzione, ma nonostante questo non lascia l'amaro in bocca. 
Cosa ho imparato da questo libro? "La realtà ha sempre due facce".

Curiosità: Nel 2005, il Times premiò Non Lasciarmi come miglior romanzo dell'anno e in seguito lo inserì tra i migliori romanzi inglesi dal 1923 al 2005. 
Nel 2006 ha vinto il Premio letterario Merck Serono ed è stato finalista al Man Booker Prize. 
Nel 2010 il regista Mark Romanek ne ha tratto un (bellissimo) film con protagonisti Carey Mulligan (Kathy), Keira Knightley (Ruth) e Andrew Garfield (Tommy).

Sissa.

Nessun commento:

Posta un commento